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La Fondazione sui media
COMUNICATO STAMPA
Soveria Mannelli, 21 Dicembre 2000
Rubbettino Editore
La Rubbettino Editore, al fine di mostrare un sostegno concreto all'encomiabile impegno sociale e culturale in favore dei non vedenti effettuato dalla Fondazione Galiano di Catanzaro, ha deciso di concedere gratuitamente alla Fondazione stessa l'utilizzo di 20 proprie pubblicazioni.
In tal modo i non vedenti, collegandosi al sito Internet della Fondazione Galiano (www.galiano.it), potranno leggere gratuitamente le pubblicazioni che più considereranno di proprio interesse fra l'intera gamma della produzione della Rubbettino Editore: dai testi di più marcato interesse regionale a quelli di respiro nazionale ed internazionale.
In tal modo la Rubbettino intende, oltre che portare un concreto contributo alla lotta all'emarginazione sociale e culturale della quale sono spesso purtroppo vittime i non vedenti, smussare anche un pò gli angoli della recente polemica sorta fra l'organizzazione nazionale
degli editori e la stessa Fondazione Galiano.
Una polemica che contrappone, come spesso avviene fra istituzioni entrambe in buona fede, due giuste, ma oggettivamente contrapposte, necessità di tutela dei rispettivi aderenti.
Se è difatti vero che bisogna fornire ai non vedenti tutte le possibilità per non aggiungere alla propria menomazione fisica anche l'emarginazione sociale e culturale, è anche vero che gli editori, a tutela anche degli autori, non possono privarsi "sic et simpliciter" del principio della necessaria tutela del "diritto d'autore".
Ci si augura, dunque, che si possa giungere al più presto ad una pacifica definizione della vertenza con un proficuo accordo fra le parti improntato sul non incompatibile doppio principio della solidarietà e della tutela del diritto d'autore. Nel frattempo si auspica che altri editori, pur non rinunciando al citato principio della tutela del diritto d'autore, concedano (autonomamente e gratuitamente) parte dei propri diritti a chi, come la Fondazione Galiano, non persegue fini di
lucro ma solo l'esigenza di una divulgazione culturale disinteressata a favore di chi, come i non vedenti, incontrano già notevoli difficoltà nell'affrontare la propria vita quotidiana.
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