Fondazione Ezio Galiano
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Eugenio Galiano L'iris blu, 1954
Eugenio Galiano, L'iris blu, 1954

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La Fondazione sui media

La Gazzetta del Sud
del 25/04/2000

Niente contributi regionali alla Fondazione Galiano.

Iniziative per i portatori di handicap sono state sollecitate dal consigliere regionale Egidio Chiarella che critica la Regione Calabria "edizione post-comunista per lo sciagurato rinnovo del Comitato di Gestione del Centro per l'Autonomia del Non Vedente, messo in atto nel corso del 1999 con una operazione illegittima quanto clientelare e la mancata concessione di contributi regionali alla Fondazione Ezio Galiano.

La Fondazione Galiano aggiunge, consente ogni giorno a tutti i ciechi italiani sparsi per il mondo di poter leggere gratuitamente attraverso la rete internet e per mezzo di sintesi vocale e/o con la barra braille di cui sono dotati i personal computers usati dai ciechi, giornali quotidiani, settimanali e mensile, nonchè di poter prelevare libri fra gli oltre 4.000 volumi attualmente disponibili che rappresentano la più ricca biblioteca telematica del mondo per i privi della vista.

La Fondazione, prosegue, è unica al mondo per il servizio offerto, esempio di efficienza ed alta espressione di cultura e di vera solidarietà; è nata e si è sviluppata in Calabria, a Catanzaro, grazie all'iniziativa dell'instancabile quanto straordinario prof. Ezio Galiano, cieco dall'età di 18 anni, che da solo con enormi sacrifici non solo economici (ogni mattina si alza alle 2 per scaricare dalla rete i giornali e quindi pubblicarli sul sito della Fondazione previa elaborazione dei relativi files con un programma da lui stesso ideato) assicura la regolarità del servizio offerto.

Gli attestati di stima, spiega Chiarella, e di ringraziamento che ogni giorno arrivano da tutto il mondo al prof. Galiano da parte dei ciechi (e non) che magari hanno riscoperto il gusto di "leggere" al mattino il loro quotidiano preferito prima di andare al lavoro, non si contano più.

L'iniziativa se incentivata potrebbe rimettere in cammino la speranza dei non vedenti in Italia e nel mondo e rappresentare una occasione di lavoro per giovani ciechi.

Si potrebbe pensare infatti anche di esportare l'attività in altri paesi, in collaborazione con associazioni straniere che si occupano delle stesse problematiche.

Chiarella ha quindi rivolto critiche al precedente governo della Ragione Calabria che "non ha mosso un dito per sostenere economicamente la Fondazione".

E' necessario come non mai che si intervenga presto. Chiarella ha anche scritto al Presidente della Repubblica.