Fondazione Ezio Galiano
Dal libro
Vecchio Galluppi, un Liceo, una città,
Rubbettino Editore, 1991
L'INVITO
Sono Ezio Galiano, dallo scorso settembre preside della scuola della Sua adolescenza e
della sua giovinezza.
Qualche giorno prima di Natale ho aiutato i ragazzi che oggi occupano i banchi che furono
anche i Suoi a ripiegare gli striscioni con i quali avevano chiesto ai responsabili della città ciò che manca al loro liceo.
Il Galluppi manca di auditorium, di biblioteca, di laboratori scientifici e linguistici e per tutto questo i ragazzi dell'85 hanno protestato, ma io credo che a loro ed alla loro scuola manchi anche qualcosa che solo cento e cento ex studenti come Lei, possono donare al loro vecchio liceo e ai mille giovani che oggi lo frequentano.
Il Galluppi manca della sua storia, di una storia scritta e testimoniata da chi la ha vissuta, di una storia che dica quanto, dalla Grande Guerra al 1975, il Liceo ha dato alla città attraverso i suoi migliori ex studenti i quali si sono arricchiti di umanità nelle aule buie di Corso Mazzini e poi quell'umanità esaltata dalle doti della loro personalità, hanno irradiato ed irradiano nell'esercizio della loro professione, entro e fuori Catanzaro.
Per i mille ragazzi che oggi frequentano la Scuola che fu Sua Le chiedo di rileggere
nella memoria uno o tanti ricordi che legano la Sua giovinezza al Galluppi e di trascriverli in una o tante pagine da far confluire in un'opera che, tra l'altro, potrebbe offrire agli studenti di oggi modelli di vita e di professionalità e potrebbe illuminare di speranza gli angusti spazi che i tempi lasciano alle loro prospettive di lavoro.
La prego di autorizzarmi a pubblicare le pagine che cortesemente vorrà farmi recapitare
perchè sono certo che se Ella e gli altri egregi professionisti ai quali ho rivolto la stessa preghiera racconteranno i loro incontri o scontri con le idee, gli uomini e le cose della città nel tempo in cui frequentavano il ginnasio ed il liceo, i loro incontri o scontri con i docenti, i bidelli, il preside, con le discipline più o meno amate, con i compendi di tutte le storie, con i manuali di tutte le regole, con le opere eterne del pensiero e dell'arte; se Ella e gli altri
rievocheranno giorni di scuola trascorsi nel coro della classe attenta al fitto dialogo tra i banchi e la cattedra o nel gruppo dei pochi sussurranti e nascosti nelle viuzze più chiuse o nella massa dei molti vocianti per le strade aperte sulle piazze battute dal vento, se Ella e gli altri rivivranno amicizie e amori sognati o vissuti negli anni in cui nel fluttuare del noi,
del voi e del loro, ciascuno inventa la solitudine dell'io su cui poi cadono le responsabilità di tutte le scelte, il Liceo Ginnasio Pasquale Galluppi avrà la sua storia che, saldando il
passato al presente, contribuirà a dare speranza per il domani ai giovani che frequentano la Scuola che è stata ed è Sua.
Grazie.
Catanzaro, 20 gennaio 1986
Ezio Galiano
Fine testo. Numero scelte 3.
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